Augustin
Biografia
Augustin Hadelich è considerato uno dei più grandi violinisti contemporanei. Noto per la tecnica fenomenale, le interpretazioni profonde e coinvolgenti e la tonalità suggestiva, si esibisce di continuo un po’ in giro per il mondo. Ha collaborato con tutte le principali orchestre americane, oltre che con i Berliner Philharmoniker, l’Orchestra del Concertgebouw, l’Orchestre National de France, la London Philharmonic Orchestra, la NHK Symphony Orchestra di Tokyo e molte alte.
Fra gli appuntamenti di maggior rilievo della stagione 2022/2023 di Augustin Hadelich figurano i concerti con la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra e le orchestre sinfoniche di Atlanta, Baltimora, Cincinnati, Detroit, Houston, Pittsburgh, Seattle e Toronto. Collabora con la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, la Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin, i Wiener Symphoniker, la London Philharmonic Orchestra, l’Orchestra Sinfonica di Anversa, la Danish National Symphony Orchestra, l’Orchestra Sinfonica di San Paolo e la Sydney Symphony Orchestra. In qualità di ‘artist-in-residence’ della WDR Sinfonieorchester di Colonia, Augustin Hadelich ha iniziato la presente stagione unendosi all’orchestra per una tournée estiva nelle città di Londra, Amburgo, Amsterdam e Bonn, oltre che per ulteriori apparizioni ai festival di Aspen, Lucerna e Salisburgo. Torna ad Amburgo come ‘Associate Artist’ della NDR Elbphilharmonie Orchester e si esibisce con l’Orchestra Filarmonica di Bergen e l’Orchestre Symphonique de Montréal. A giungo 2023 si congiunge con l’Orchestra Sinfonica di Lucerna per una tournée in Corea del Sud.
Nel 2016 ha vinto un Grammy Award – ‘Best Classical Instrumental Solo’ – per la registrazione del Concerto per violino L’Arbre des Songes di Dutilleux incisa insieme alla Seattle Symphony e Ludovic Merlot (Seattle Symphony MEDIA). Augustin Hadelich è un artistaWarner Classics, l’ultima sua incisione è Recuerdos, un album a tema spagnolo con opere di Sarasate, Terrega, Prokofiev e Britten realizzato con la WDR Sinfonieorchester di Colonia e Cristian Măcelaru. In merito alla pubblicazione di Sonate e Partite di Bach, destinataria di una ‘nomination’ ai Grammy del 2021, il Süddeutsche Zeitung ha scritto: “Augustin Hadelich è fra i violinisti più elettrizzanti al mondo. Questo album è un trionfo assoluto”. Le altre incisioni perWarner Classics includono i 24 Caprices di Paganini (2018); i Concerti per violino di Brahms e Ligeti registrata con la Norwegian Radio Orchestra e la direzione di Miguel Harth-Bedoya (2019); Bohemian Tales, anch’essa destinataria di una ‘nomination’ aiGrammy, registrazione che include il Concerto per violino di Dvořák e realizzata con la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks e la direzione di Jakub Hrůša (2020).
Augustin Hadelich, di cittadinanza americana e tedesca, è nato in Italia da genitori tedeschi. Ha studiato con Joel Smirnoff alla Juilliard School di New York. La sua carriera ha fatto un significativo balzo in avanti nel 2006 grazie alla vittoria dell’International Violin Competition di Indianapolis. Fra gli altri riconoscimenti ottenuti figurano un Avery Fisher Career Grant a New York (2009), una borsa di studio del Borletti-Buitoni Trust nel Regno Unito (2011), un dottorato onorario dalla University of Exeter sempre nel Regno Unito (2017) e nel 2018 è stato votato ‘Strumentista dell’anno’ dall’influente rivista Musical America.
Augustin Hadelich è anche membro della Facoltà di Violino dellaYale School of Music presso la Yale University. Suona un violino Giuseppe Guarneri del Gesù del 1744, noto come ‘Leduc, ex Szeryng’, su gentile concessione del Tarisio Trust.
Galleria
Discografia
Piazzolla, Manuel de Falla, Paganini, Pablo de Sarasate
Histoire du Tango
Sibelius, Adès
Violin Concertos
Bartók, Mendelssohn
Bartók, Violin Concerto No. 2, Sz. 112
Mendelssohn, Violin Concerto in E minor, Op. 64
Franck, Kurtág, Previn, Schumann
Augustin Hadelich, Joyce Yang
Paganin
24 Caprices
Brahms, Ligeti
Violin Concertos
Press
[...] Evento meraviglioso quello del 25 marzo alla Sala dei Notari, immagino di non dire nulla di nuovo, vista la standing ovation riservata ad Augustine Hadelich.Il musicista si è presentato con un programma che prevedeva l’apertura e la chiusura dell’evento con due celeberrime partite di Bach, “BWV 1006 in Mi maggiore” e “BWV 1004 in Re minore” (…) Il successo dell’evento è dipeso dal connubio tra la capacità tecnica e la presenza scenica di Hadelich, che ha saputo regalare agli spettatori momenti ipnotici che vedono come protagonista il movimento sereno e pulitissimo delle mani e il coinvolgimento emotivo dell’artista. Chapeau! [...]
[…] Due le Partite affrontate, la “BWV 1006” e la ben nota “1004” con la famosissima Ciaccona. Sono momenti strumentali di grande impegno che richiedono quel controllo tecnico di cui il giovane musicista è evidentemente padrone, e un riflesso interpretativo di forte spessore per la intensa musicalità che scaturisce da questi prismi sonori che riflettono una luce acustica ancor oggi enigmatica (…) Hadelich va ricordato come un giovane ai vertici di una comunicazione che non potremmo definire che “spirituale” […]
[...] Il trasporto e l’agilità di Hadelich hanno liberato il proprio vigore senza che il musicista facesse ricorso ad alcuna forzatura. Nell’introdurre la passacaglia finale, il secco schiocco dei suoi pizzicati hanno messo in mostra un’altra varietà della sua straordinaria potenza [...]