La concentrazione meditativa e la rara fermezza del pianista armeno-americano Sergei Babayan hanno spinto l'Hamburger Abendblatt a paragonarlo a "uno di quei calligrafi giapponesi che contemplano in silenzio la pagina bianca davanti a loro finché, al momento giusto, il pennello compie il suo istintivo, perfetto movimento sulla carta”. Lo stesso Sergei Babayan ha osservato che il “fare musica” dovrebbe essere un’arte aperta a sorprese e intuizioni spontanee, che permetta ad emozioni inaspettate di emergere e ad impercettibili sfumature di evolversi naturalmente.
Sergei Babayan ha collaborato con direttori del calibro di Antonio Pappano, David Robertson, Neeme Järvi, Rafael Payare, Thomas Dausgaard, Tugan Sokhiev e Dima Slobodeniouk. Nel corso degli anni, si è esibito numerose volte con Valery Gergiev, sempre con grande successo: tra gli altri, di particolare rilievo sono stati i concerti al Barbican Centre con la London Symphony Orchestra, al Théâtre des Champs-Elyseés di Parigi, al Festival di Salisburgo e al Rotterdam Philharmonic - Gergiev Festival, dove Sergei Babayan è stato artist-in-residence.
Nelle recenti stagioni, Sergei Babayan si è esibito con la Gewandhaus Orchester di Lipsia, i Bamberger Symphoniker, la Royal Liverpool Philharmonic, l’Orchestre Philharmonique de Radio France, la Mahler Chamber Orchestra, la Toronto Symphony, la Vancouver Symphony e la Verbier Festival Orchestra, tra le altre.
Sergei Babayan si esibisce regolarmente in molte delle sedi più prestigiose del mondo, tra cui il Concertgebouw di Amsterdam, la Carnegie Hall di New York, la Wigmore Hall di Londra, la Konzerthaus di Vienna, il Prinzregententheater di Monaco, il Teatro Colón di Buenos Aires, la Maison de la Radio di Parigi, laElbphilharmonie di Amburgo, la Alte Oper di Francoforte e la Tonhalle di Zurigo. È apparso in rinomati festival, tra cui La Roque d'Anthéron, Piano aux Jacobins a Tolosa, Gstaad Menuhin Festival e Verbier Festival. È stato inoltre “artista curatore” alla Konzerthaus di Dortmund. Sergei Babayan si esibisce con le più importanti orchestre del mondo, tra cui la London Symphony, la Cleveland Orchestra, la Filarmonica di Varsavia, la BBC Scottish Symphony Orchestra, l'Orchestre National de Lille, la Detroit Symphony Orchestra e la Baltimore Symphony Orchestra.
Sergei Babayan registra in esclusiva per Deutsche Grammophon; la sua ultima pubblicazione 'Rachmaninoff' (DG 2020) è stata descritta come ‘innovativa’ dalla stampa Internazionale e ha ricevuto numerosi premi, tra cui un BBC Recording of the Month e uno CHOC Classica (“Questo viaggio musicale, nato da un'immaginazione illimitata e pensato nei minimi dettagli, è un grande capolavoro”). Il suo CD precedente, con le trascrizioni per due pianoforti di opere di Sergei Prokofiev, eseguite con Martha Argerich ('Prokofiev for Two'; DG 2018) è stato elogiato dalla critica come "il CD che tutti attendevano" (Le Devoir) e un "duo elettrizzante che lascia l'ascoltatore sbalordito" (Pianiste).
Le esibizioni di Sergei Babayan sono state trasmesse da Radio France, dalla Radio e TV polacche, da BBC-TV e BBC Radio 3, NHK Satellite Television e Medici TV.
Nato in Armenia in una famiglia di musicisti, Sergei Babayan ha iniziato lì gli studi musicali con Georgy Saradjev, per poi continuare al Conservatorio di Mosca con Mikhail Pletnev, Vera Gornostayeva e Lev Naumov. Dopo il suo primo viaggio fuori dall'Unione Sovietica nel 1989, ha vinto i primi premi di diversi importanti concorsi internazionali, tra cui il Concorso Pianistico Internazionale di Cleveland, il Concorso Pianistico Hamamatsu e il Concorso Pianistico Internazionale Scozzese. Cittadino americano, vive a New York.