Il Quartetto Bennewitz è uno degli ensemble da camera più rinomati a livello internazionale, status confermato non solo dalla vittoria di due prestigiosi concorsi – Osaka nel 2005 ed il Premio Borciani nel 2008 – ma anche dai grandi successi di critica ottenuti. Nel 2006 il Frankfurter Allgemeine Zeitung ha scritto: "Solo raramente si prova l’esperienza di armonie tanto abilmente create e tanto potenti... Grande arte". L’ensemble ha anche ricevuto diversi premi relativi al panorama musicale ceco. Nel 2004 gli è stato conferito il Premio della Società di Musica da Camera Ceca e, nel 2019, i quattro musicisti hanno vinto il Classic Prague Award per la ‘Migliore Interpretazione di Musica da Camera’ dell’anno.
Il Quartetto attualmente si esibisce in tutte le maggiori sale da concerto del mondo, tra cui la Wigmore Hall di Londra, il Musikverein di Vienna, la Konzerthaus di Berlino, il Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, la Frick Collection di New York, il Seoul Art Center ed il Rudolfinum di Praga. È inoltre regolarmente invitato a festival del calibro del Salzburger Festspiele, del Festival di Lucerna, del Rheingau Musik Festival, del Kammermusikfest di Lockenhaus e della Primavera di Praga. Il quartetto ha il privilegio di collaborare con artisti straordinari, tra cui Jean-Yves Thibaudet, Alexander Melnikov, Vadim Gluzman, Isabel Charisius, Pietro de Maria, Reto Bieri e Danjulo Ishizaka.
Il Quartetto Bennewitz ama in modo particolare esibirsi nel proprio paese di origine: eventi di rilievo hanno incluso una collaborazione con l’Orchestra Filarmonica Ceca ed il direttore Jiří Bělohlávek nel Concerto per Quartetto d’Archi ed Orchestra di Bohuslav Martinů. Ha inoltre registrato entrambi i Quartetti di Leoš Janáček per la TV Ceca nella location unica di Villa Tugendhat, a Brno. La Radio Ceca registra regolarmente i principali concerti del Quartetto.
Il frutto della sua lunga collaborazione con l’etichetta discografica Coviello Classics include una registrazione di due Quartetti d’archi di Leoš Janáček e del Quarto Quartetto di Béla Bartók, che ha ottenuto grande successo di critica. Il giornale Fono Forum è rimasto impressionato dal suo “temperamento focoso”. La seconda registrazione della serie, pubblicata nella primavera 2010, contiene entrambi i Quartetti di Bedřich Smetana ed è stata definita da Klassik.com "semplicemente fenomenale". Il progetto successivo ha previsto un CD con il ciclo completo “Cipressi” di Dvořák, per l’etichetta Hänssler Classic seguito dai Quartetti op. 51 ed op. 106 per SWRmusic / Naxos.
I membri del Quartetto puntano molto sull’ispirata, e a volte impegnativa, scelta del proprio repertorio. Nel 2012 e nel 2015 l’ensemble ha interpretato in un’unica serata tutti e sei i Quartetti per archi di Bartók al Maggio Musicale Fiorentino e nella città svedese di Uppsala. Nel 2014 ha proposto una prima esecuzione di The Songs of Immigrants di Slavomír Hořínka alla Konzerthaus di Berlino. Nel 2019 il Quartetto ha aggiunto un nuovo CD alla propria discografia, contenente musiche dei perseguitati compositori ebrei H. Krása, V. Ullmann, E. Schulhoff e P. Haas (Supraphon).
Nella stagione 2019/20 il Quartetto Bennewitz è ritornato alla Elbphilharmonie di Amburgo e alla Izumi Hall di Osaka, dove il gruppo si è aggiudicato la medaglia d’oro come vincitore della Osaka String Quartet Competiton and Festa del 2005. Il Quartetto ha preso parte nella performance integrale dei quartetti per archi di Beethoven a Orléans ed è apparso in Absolute Jest di John Adams in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica di Praga con Michael Sanderling.
Dal 1998 il Quartetto porta il nome del violinista e direttore d’orchestra Antonín Bennewitz (1833 - 1926), che ha contribuito enormemente alla fondazione della scuola per violino ceca. Tra i suoi studenti i più rinomati sono Otakar Ševčik e František Odřiček e più di tutti Karel Hoffman, Josef Suk e Oskar Nedbal, che, sotto l’influenza Bennewitz, hanno fondato il famoso Bohemian Quartet.