Il violinista ungherese Kristóf Baráti è riconosciuto nel panorama internazionale come musicista di straordinaria qualità, oltre che per l’ampia gamma espressiva e l’impeccabile tecnica. Nel 2014, all’età di 35 anni, gli è stato conferito il Kossuth Prize, il più alto riconoscimento ungherese, concesso in passato ad artisti del calibro di András Schiff, György Ligeti e Iván Fischer.
Applaudito ovunque per la poesia e la capacità espressiva, caratteristiche proprie del suo modo di suonare, Kristóf Baráti viene definito come “un esteta musicale di prim’ordine”.
Nelle ultime stagioni Kristóf Baráti si è esibito all'Hollywood Bowl con la Los Angeles Philharmonic, alla Royal Festival Hall di Londra con la London Philharmonic Orchestra e nel 2019 ha suonato come solista nel concerto inaugurale del Festival di Verbier.
Ha inoltre collaborato con orchestre come la Tonhalle di Zurigo, la Filarmonica di Oslo, l’Orchestre National de France, la ORF Vienna Radio Symphony, la BBC Scottish Symphony, la BBC Philharmonic e la Hague Philharmonic.
Ha suonato diverse volte con Valery Gergiev e l'Orchestra Mariinsky sia in Russia sia in tournée in tutto il mondo, inclusi Stati Uniti e Cina. I momenti salienti della sua stagione 2019/20 sono i debutti con l'Orchestra Sinfonica di Montreal, l'Orchestra Hallé, l'Orchestra Haydn e l'Orchestra Sinfonica di Stato di Mosca nella bellissima Zarydye Hall.
Solista e musicista da camera, Kristóf Baráti si è esibito con partner come Mischa Maisky, Yuri Bashmet, Enrico Pace, Jean-Efflam Bavouzet, Zoltan Kocsis e Kim Kashkashian. Si esibisce ogni anno al White Nights Festival e nel 2019 ha debuttato al Seattle Chamber Music e all'Aspen Festival. Nel 2016 ha debuttato in modo sensazionale al Festival di Verbier, dove ha eseguito l’integrale delle Sonate per violino solo e le Partite di Bach; da allora è ospite regolare del Festival. I momenti salienti della stagione 2019/20 includono un tour del Nord America con esibizioni a New York e Washington e il debutto al Festival Internazionale Cervantino, in Messico.
Kristóf Baráti ha inoltre una vasta discografia che include i cinque Concerti di Mozart, l’integrale delle Sonate di Beethoven e Brahms con Klára Würtz, le Sonate di Ysaÿe per Brilliant Classics e le Sonate di Bach e Partite per violino Solo per l’etichetta Berlin Classics. In merito all’uscita del suo disco di encores "The Soul of Lady Harmsworth", registrato nel 2016, la rivista Gramophone ha dichiarato: "per coloro a cui piace ascoltare il violino suonato al meglio, per dolcezza e acrobazie, Baráti rappresenta il non plus ultra”.
Dopo aver trascorso in gioventù diversi anni in Venezuela, paese dove ha suonato come solista con molte delle maggiori orchestra locali, Kristóf Baráti è tornato a Budapest per studiare all’Accademia Franz Liszt ed è stato allievo di Eduard Wulfson, che a sua volta era stato studente di Nathan Milstein e Yehudi Menuhin. Tuttora residente a Budapest, Kristóf Baráti si esibisce regolarmente con István Vardái; è anche Direttore Artistico del Festival Internazionale di Musica da Camera di Kaposvár.
Kristóf Baráti suona uno Stradivari ‘Lady Harmsworth’ del 1703, su gentile concessione della “Stradivarius Society” di Chicago.